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Lo sviluppo della visione nel bambino è un processo complesso, che non può essere correlato alla semplice crescita di dimensioni dell’occhio e delle sue connessioni con il cervello. La visione non è semplice percezione visiva, ma comporta la cooperazione di strutture cerebrali molto articolate, atte ad interpretare ciò che l’occhio “vede”.
La funzione visiva può essere paragonata ad un sistema elettrico, costituito da un trasduttore, un sistema di trasmissione del messaggio ed un sistema di ricezione ed elaborazione.


Il trasduttore, cioè l’occhio, ha la funzione di “catturare” le immagini, di regolare l’intensità di luce da far giungere alla retina e di focalizzare le immagini sulla retina stessa. È qui che gli stimoli luminosi vengono tradotti in impulsi elettrici.

Le vie ottiche trasportano gli impulsi visivi fino al cervello, dove questi subiscono una complessa operazione di elaborazione, integrazione ed interpretazione.
Se in questo sistema viene a trovarsi un impedimento, la visione non potrà svilupparsi nel bambino.
L’ ambliopia è una diminuzione visiva non causata da una malattia dell’occhio, bensì da uno sfuocamento delle immagini che arrivano sulla retina, per cui il cervello non riesce ad interpretarle correttamente. Come conseguenza il bambino non è in grado di sviluppare completamente la capacità di vedere.


Un occhio ambliope, pur essendo sostanzialmente sano, non è in grado di vedere bene. Le principali cause che impediscono alle immagini di giungere a fuoco sulla retina sono i difetti visivi (ametropie) e le deprivazioni visive (strabismo, ptosi, opacità del cristallino o della cornea, etc.).
Per dare un’idea dell’entità del fenomeno, ogni 50 persone ce n’è una ambliope.

La terapia consiste nel rimuovere la causa di sfuocamento delle immagini mediante la prescrizione di occhiali ed il bendaggio dell’occhio migliore, in modo da stimolare ed ottenere una buona vista dall’occhio che vede meno. Questo trattamento è faticoso per il bambino.
Più precocemente si interviene e più rapido e completo sarà il recupero visivo. L’occlusione potrà avere una più breve durata (qualche mese) se il bimbo è piccolo. Dopo i 5 anni i risultati saranno ottenuti più faticosamente con lunghi periodi di occlusione.

 

È estremamente importante sottoporre i bambini ad una visita oculistica per accertarsi che non vi siano cause che possano portare ad un’ambliopia. Un intervento intempestivo può compromettere definitivamente la vista del bambino: l’età dello sviluppo della visione varia caso per caso, ma generalmente bisogna provvedere entro i 6 anni di età. Trascorso tale periodo, la vista rimarrà compromessa con perdita della capacità visiva di uno o di entrambi gli occhi. Ciò comporta la perdita della visione binoculare, cioè la capacità di vedere in modo tridimensionale: non si riescono più ad apprezzare la profondità e le distanze tra gli oggetti. Il modo migliore per affrontare l’ambliopia è prevenirla, cioè essere a conoscenza di tutte le cause che possono causarla effettuando una visita medica oculistica in età pediatrica.

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